Le Suore di san Giuseppe lasciano Ferentino

Come è stato ricordato dal Vescovo nella sua omelia «l’attenzione ai malati e ai poveri fa parte del carisma a voi lasciato dal vostro fondatore. il gesuita Jean Pierre Medaille. Qui avete scelto una presenza nuova, che ha accompagnato tante donne e bambini a ricostruirsi una vita segata dalla violenza. I carismi devono sempre rispondere ai segni dei tempi, non possono essere solo ripetizione di tradizioni antiche. E voi avete colto in maniera innovativa, anche rispetto ad altre Congregazioni religiose, un ambito in cui il vostro spirito poteva costituire un nuovo modo di vivere da consacrate nel mondo di oggi. Vi ringrazio per questo. Avete comunicato con la pazienza dell’amore e la cura di animi a volte offuscati dal male, la luce della presenza di Dio».
«La vostra presenza - ha sottolineato mons. Spreafico - è stata proprio per questo luce nel buio di tante persone. A volte infatti basta anche solo una piccola luce per cambiare il destino di una persona. Abbiamo bisogno di gente buona, di gesti di gentilezza, di amore, di donne e uomini che si prendono cura degli altri».
Non è mancato l'impegno delle Suore a livello diocesano. Suor Rosalba, infatti, ha ricoperto l'incarico di delegata diocesana dell'USMI, cioè l'Unione Superiore delle Maggiori d'Italia, oltre ad aver fatto parte della equipe di pastorale giovanile.
Accompagniamo con la nostra preghiera il cammino di Suor Anna, Suor Margherita e Suor Rosalba, il cui prezioso servizio proseguirà nelle comunità dove saranno accolte: «ovunque sarete, siate luce, speranza, bontà per tutti coloro che vi incontreranno. Il mondo ha bisogno di luce, di amore, di pace, di cura paziente, in mezzo a tante guerre e tanta violenza. Noi vi accompagneremo con la preghiera e con il ricordo della vostra presenza anche in questa città, dove il vostro servizio anche nelle nostre parrocchie, soprattutto verso tanti anziani, è stato un dono che il Signore ci ha fatto», ha concluso il Vescovo.
La presenza delle Suore di san Giuseppe prosegue nella nostra Diocesi a Ceprano, dove c'è un'altra comunità.
[Nella fotografia: le suore con il Vescovo Ambrogio e il parroco don Giuseppe Principali, al termine della Messa del 26 agosto]
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