Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani 2020
Abbazia di Casamari
Venerdì 24 gennaio 2020
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Care sorelle e cari fratelli,

è sempre una gioia trovarsi insieme in questa settimana in cui preghiamo per l’unità dei cristiani. Sentiamo forte il bisogno di unità in un mondo frammentato, dove le differenze sono percepite spesso come un ostacolo all’amicizia e alla condivisione invece di essere motivo di arricchimento reciproco. Oggi riscopriamo come sia davvero il Signore Gesù, di cui tutti siamo discepoli, che ci raduna, ci sostiene, ci incoraggia a continuare a camminare verso l’unità piena, vincendo le paure che a volte ci tengono lontani.  Da soli facilmente prevarrebbero la divisione, il pregiudizio, la distanza, l’inimicizia. Invece la preghiera ci unisce in un’unica voce, in un’unica parola, non la nostra, ma quella che viene da Dio. Domenica la Chiesa Cattolica celebrerà la Domenica della Parola, che sottolinea questa sorgente comune della nostra fede.

Abbiamo ascoltato due brani del Nuovo Testamento, dagli Atti degli Apostoli e dal Vangelo. La “gentilezza”, o meglio “la filantropia”, “l’umana accoglienza” degli abitanti di Malta nasce di fronte a donne e uomini provati, che hanno rischiato di morire travolti dalla tempesta. È l’umanità davanti alla forza a volte travolgente e mortale del creato, che, come ha ricordato il pastore Vittorio Di Palo, mette paura e crea divisione, persino ostilità, invece di aiutarci a remare tutti insieme per salvarci. Sono ben 276 persone che rischiano la morte. Sembra la vita di tanti, non solo di chi attraversa il mare in tempesta con il sogno di una vita migliore, come i profughi, ma anche di tanta gente, travolta dalla tempesta della vita, del dolore, della guerra, della miseria, della malattia, della vecchiaia, del male che tutto distrugge. Solo l’apostolo Paolo ha parole di incoraggiamento per quella gente impaurita. Egli è certo dell’aiuto di Dio. La fede è per lui una forza che lo sostiene e con cui può aiutare gli altri e condividere il poco che hanno.

Cari fratelli, Siamo qui per questo! Il Signore non permetterà che le tempeste della vita ci sommergano, ci allontanino, ci rendano tristi e nemici. La preghiera è la forza che vince la tempesta e apre la via per il porto sicuro dove trovare finalmente pace e salvezza. Vogliamo tenere per noi questo tesoro e questa forza? Vogliamo continuare a richiuderlo nei nostri piccoli mondi, dove ci sentiamo sicuri e ci sembra di fare già molto, senza che questo Vangelo raggiunga tutti? “Andate in tutto il mondo e portare il messaggio del Vangelo”, dice Gesù ai discepoli prima di lasciare questa terra. “Andate”: oggi lo dice a noi. Abbiamo una buona notizia, non urlata, comunicata con pazienza e umanità, con gentilezza, perché l’amore di Dio possa raggiungere tutti, soprattutto chi ancora sembra essere travolto dalle tempeste della vita.  Il mondo ha bisogno dell’umanità di Dio, della sua filantropia, del suo amore per tutti. Noi siamo stati raggiunti da questo amore. Diffondiamone il profumo con le parole e le scelte di vita, perché tutti ne possano godere e l’unità possa sempre prevalere sul conflitto e sulla divisione!

+ Vescovo Ambrogio
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